B come BALLATOIO

B come BALLATOIO

Il ballatoio è un elemento architettonico che si trova all’esterno dei palazzi, solitamente sul lato del cortile interno, si estende in lunghezza su ogni piano dell’edificio e serve a collegare i vari ingressi che si trovano su esso. 

Il ballatoio può essere catalogato come una tipologia di balcone.

A differenza del balcone, il ballatoio serve sostanzialmente come passaggio per entrare nei vari appartamenti presenti sullo stesso piano. 

È un ingresso dall’esterno dell’edificio che sostituisce il classico pianerottolo.

La presenza del ballatoio è tipica delle case cosiddette “case di ringhiera”. 

Una tipologia di costruzioni di edilizia popolare che prevede, appunto, la coesistenza di più abitazioni sullo stesso piano di uno stabile.

Questa particolare tipologia di case è nata nel ottocento nel Nord Italia, in particolare a Milano e a Torino, come conseguenza dell’immigrazione interna proveniente dal Sud.

Oggi le case con ballatoio si differenziano in due grandi gruppi opposti.

Quelle in edifici storici totalmente ristrutturati e riqualificati, spesso nel centro storico della città, che si prestano ad essere utilizzati come investimento per affitti brevi o a studenti.

E quelle in edifici lasciati andare, in zone depresse della città, occupate principalmente da stranieri o da persone povere che sono costrette a vivere in case popolari.

Va da sè che nel primo caso il prezzo è determinato da quale potenziale di reddito può generare l’immobile, mentre, nel secondo caso, il valore commerciale è destinato a scendere sempre di più con il passare del tempo.

ORIGINE DEL NOME:

Ci sono due ipotesi sull’origine del nome “Ballatoio” e sono entrambe derivanti dal latino. 

Nella prima, il termine deriva da testi medievali dove si trova l’utilizzo del “bellatorium”, ovvero una galleria di combattimento. 

La seconda ipotesi lo farebbe derivare invece dalla parola ballatorium , ovvero cingere, trincerare, fortificare, riferito quasi sicuramente al fatto che il ballatoio, con la sua ringhiera, proteggeva chi lo attraversava.

CURIOSITA’:

Le sue origini antiche hanno fatto sì che questo elemento architettonico assumesse funzioni diverse nei secoli, adattandosi alle necessità di un determinato periodo.

Nell’antichità era impiegato nelle fortezze come corridoio esterno delle torri e delle mura. 

Veniva costruito in pietra o legno e permetteva di poter presidiare il territorio circostante per difendersi da attacchi esterni con il lancio di frecce. 

Presentava inoltre delle aperture (caditoie) nel pavimento per poter versare materiali infiammabili e proteggersi così dal nemico che cercava di assalire l’edificio.

Nelle navi antiche veniva chiamato ballatoio, ballatore o balladore il corridoio in corrispondenza della poppa ed aveva, anche in questo caso, una funzione difensiva.

Nei teatri il ballatoio è un passaggio sporgente all’interno del vano scenico che permette le manovre di lavoro ai macchinisti.

REGOLE:

La sentenza della Cassazione n.15913 del 17 luglio 2007 ha decretato che il ballatoio è l’estensione dell’alloggio e quindi sono in vigore le stesse regole dettagliate nel vocabolo “balcone”, dove tutto quello che è copertura (intonaci, pittura, punto luce,…) è di competenza di chi sta sotto.

Tutte le parti calpestabili invece (massetto, pavimentazione, battiscopa,…) sono di competenza di chi appunto “calpesta” il ballatoio.  

Tutte le parti frontali come ringhiere spettano invece al condominio.

Attenzione però, ogni caso deve essere analizzato singolarmente.

Supponiamo che ci sia una perdita di acqua da un ballatoio: bisognerà verificare qual’è la causa per poter attribuire il costo delle spese di riparazione ad un singolo o all’intero condominio: se la colpa è da attribuire ad esempio a difetti costruttivi allora le spese saranno da imputare all’intero condominio.

Articoli simili