G Come GIARDINO
Il giardino è uno degli accessori della casa più ricercati nell’ultimo periodo.
Avere una casa con giardino è il sogno di molte persone, soprattutto di quelle che sono stanche di vivere in mezzo al cemento delle città.
La tendenza ultimamente, infatti, è quella di allontanarsi dal caos cittadino per cercare pace e natura in periferia o addirittura in provincia.
Il giardino è quella parte in più di abitazione che ti permette di vivere a contatto con la natura senza dover necessariamente cercare un posto in cui andare lontano da casa.
Persino gli architetti ormai si sbizzarriscono nel arredare le aree verdi, dai giardini pensili a tutti gli oggetti di arredo e design dedicati esclusivamente al giardino.
sᴛᴏʀɪᴀ
Il giardino è uno spazio all’aperto, destinato solitamente ad accogliere un bel prato curato, coltivazioni botaniche o altre piante.
Il nome deriva dal tedesco Gart o Hart, che significa cingere, circondare.
Il fatto che i giardini (soprattutto quelli molto antichi) siano sempre cintati ha determinato una confusione sull’origine del termine, il cui significato è “cingere”, non “custodire, sorvegliare, fare la guardia”, come a volte (erroneamente) si legge.
La parola latina che indicava uno spazio chiuso e delimitato era “hortus” , ma i latini avevano vari termini con cui definivano quel luogo in base alla sua funzione, ad esempio il “viridarium” era il vivaio dove si producevano e accudivano nuove piante, il “pomarium” era il frutteto, il “nemus” una boscaglia dove si celebravano riti sacri.
Questi boschi, frequenti durante l’epoca precristiana, venivano chiamati anche “lucus”.
Anche se si pensa ad un giardino per indicare una zona esterna a cielo aperto, al giorno d’oggi si possono trovare anche dei veri e propri giardini “al chiuso”.
Il giardino è nato con lo scopo di coltivare piante e fiori ma può avere anche una funzione puramente ornamentale, infatti si è soliti indicare una zona adibita alla coltivazione con il termine di orto.
Le prime testimonianze dell’esistenza di giardini ornamentali si trovano nelle pitture murali egiziane del 1500 circa a.C., rappresentano laghetti con ninfee e fiori di loto e circondati da file di alberi di acacia e palme.
Dagli egizi si passò ai persiani e si proseguì ai Greci: attorno al 350 a.C vi erano dei giardini usati per camminare ed insegnare e si iniziò anche in quel periodo a scrivere di botanica.
Lucio Licinio Lucullo portò il fascino e l’influenza di questi giardini a Roma.
A Pompei le pitture ed i resti archeologici testimoniano la costruzione di enormi giardini, alcuni dei quali sono visibili ancora oggi come ad esempio quello presso Villa Adriana a Tivoli.
Nel Medioevo il giardino vive all’interno delle proprietà monacali, dei castelli e delle corti.
Qui si coltivano ortaggi ed erbe medicinali ed alberi da frutto.
Il Giardino di Minerva a Salerno, del 1300, per esempio, è considerato tra i più antichi orti botanici d’Europa.
I giardini all’interno delle case patrizie si iniziarono a vedere solo a partire dal 1200. Questo avvenne perchè le famiglie più ricche volevano ricreare nei loro cortili di città una parte di campagna e ricordare così le case di campagna dove erano soliti trascorrere i 4 mesi estivi.
Con il passare dei secoli i giardini acquistarono sempre più importanza diventando, specialmente nelle residenze reali, delle vere e proprie opere d’arte.
ɢɪᴀʀᴅɪɴᴏ ᴀʟʟ’ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ
Nasce nel 1400 e donava al giardino un significato prettamente decorativo ed architettonico.
I viali venivano usati come assi prospettici che connettevano le varie parti del giardino e veniva data particolare attenzione agli effetti panoramici, accentuati con giardini pensili, terrazze e scalinate.
Nel 1500 i giardini seguiranno una logica legata alle geometrie: nasce l’architettura vegetale dove minerali e vegetali sono usati insieme.
Nel 1600 prende piede il giardino barocco, dove le aiuole e le terrazze vicine al palazzo seguono un rigore geometrico per poi ammorbidirsi in forme più sinuose man mano che ci si allontanava.
Uno degli esempi meglio conservati, o almeno, meglio ristrutturati di giardini all’italiana che si può ammirare vicino a noi sono certamente i giardini della Reggia di Venaria Reale.
ɢɪᴀʀᴅɪɴᴏ ᴀʟʟᴀ ғʀᴀɴᴄᴇsᴇ
Il giardino alla Francese nasce a Versailles, alla corte del Re Sole.
Anche se profondamente influenzati dal Rinascimento italiano, questi giardini si differenziano per la mancanza di terrazzamenti (scelta dovuta anche ad un paesaggio prettamente pianeggiante) , per i viali ampissimi per le passeggiate in carrozza del cerimoniale reale, per i grandi canali d’acqua e per la vegetazione che prevaleva sull’architettura.
Famoso l’utilizzo dei parterre de borderie, ovvero ricami disegnati su savie colorate usando piccole siepi.
ɢɪᴀʀᴅɪɴᴏ ᴄɪɴᴇsᴇ
ll Giardino cinese è un giardino di carattere paesaggistico che si è evoluto nel corso di 3000 anni.
La sua primaria intenzione è quella di ricreare l’armonia che dovrebbe esistere tra l’uomo e la natura.
Le rocce vengono scolpite come se fossero erose dagli agenti atmosferici, gli alberi vengono ridotti di taglia per esser inseriti in contesti più ristretti, si ricreano artificialmente quegli equilibri visivi che si hanno in natura.
Il giardino cinese è cinto e diviso in settori da muraglioni, include bacini, rocce, alberi e fiori oltre che a un assortimento di sale e padiglioni posti in dei punti precisi di contemplazione visiva, collegati fra loro da sentieri tortuosi, ponti e gallerie a zigzag.
Questi giardini venivano creati per il piacere di rilassarsi o per impressionare ma anche per riflettere e pregare e rimanere quindi in contatto con la natura ed il creatore.
Influenzarono notevolmente la creazione dei celebri giardini zen.
ʀᴇɢᴏʟᴇ:
Il giardino può essere di due tipi ovvero privato o condominiale.
Quando si acquista un appartamento con giardino all’interno di un condominio è bene sapere che l’articolo 892 del Codice Civile cita tutte le norme che determinano le regole relative all’area verde come ad esempio la distanza che le piante e gli alberi del proprio giardino devono tenere rispetto alle proprietà degli altri condomini così come i rami e le radici di queste non devono invadere le proprietà altrui.
Una domanda che un proprietario di un giardino privato in un condominio si può porre è se gli altri condomini possono interferire sulla manutenzione e la pulizia.
Ad oggi non esiste una regolamentazione in questo senso.
Il proprietario dell’appezzamento è quindi libero di curare come meglio crede la propria area esclusiva, a patto che non ci siano rischi per l’igiene e l’incolumità degli altri.
Non si può quindi imporre la pulizia del giardino privato se questa non fa già parte di un regolamento condominiale.