P come PORTICO

Il portico è una galleria aperta che può avere funzione di riparo oppure decorativa.
Diverse sono le città famose per la presenza di immensi portici.
Torino fa parte di questo gruppo con i suoi 18 chilometri di portici presenti nella città.
La prima in classifica è Bologna con ben 40 chilometri di portici.
Ma oltre ad essere una galleria aperta collocata al piano terreno di un edificio, il portico può essere un elemento decorativo di una casa, trasformandosi in un vero e proprio ambiente aggiuntivo all’aperto vivibile e sfruttabile sia nelle stagioni calde che in quelle fredde, se attrezzato con cura.
Tendenzialmente è un proseguimento della casa stessa, un tetto che si distacca dalla parete dell’abitazione, sorretto da colonne che, spesso, formano arcate tra loro.
Uno spazio all’aperto visibile dall’interno della casa solitamente adiacente alla zona salotto o alla cucina per poterlo sfruttare al meglio.
DEFINIZIONE E ORIGINE DEL NOME:
Il termine portico deriva dal latino “porticus”, che significa porta ed è una galleria aperta, collocata per lo più all’esterno e al piano terreno di un edificio; può avere funzione di riparo dagli agenti atmosferici o anche solo puramente estetica e decorativa.
Quando la struttura è molto sviluppata in lunghezza o l’insieme dei portici costituisce un quadriportico o un chiostro allora lo si può definire porticato.
Le sue origini risalgono certamente ad un periodo antecedente a quello greco, sviluppandosi poi anche in quello romano, dove il portico venne usato sia in edifici religiosi che in quelli civili.
Anche nel Rinascimento e nell’architettura Neoclassica fu molto impiegato.
Il portico poteva essere luogo di semplice passaggio come anche strada di passeggio nelle giornate più grigie.
CURIOSITA’:
A Torino, sempre aperto ai visitatori, c’è uno tra i porticati più suggestivi della città: quello di Via Po al n. 17.
Il portico è quello del Palazzo del Rettorato, che ospita la sede centrale dell’Università degli studi di Torino.
Il cortile di questo edificio è stato progettato da Michelangelo Garove e terminato, dopo la sua morte nel 1713, da Antonio Ricca.
E’ composto appunto da un ampio porticato e loggia ornati da statue e busti di regnanti, accademici, scienziati e letterati e da lapidi commemorative.
REGOLE:
In ambito edilizio è bene sapere quali sono le regole per la realizzazione di un portico.
L’unico caso in cui non serve un permesso per costruire un portico è quando la struttura del portico stesso è considerata di pertinenza, altrimenti è sempre obbligatorio un permesso.
Se stai cercando casa e ti sei imbattuto in un’abitazione con portico, fai molta attenzione che sia tutto in regola.
Il portico di una casa può fare volume (cubatura in gergo tecnico) se viene chiuso con serramenti o tamponature.
Questo tipo di intervento deve essere seguito da un tecnico abilitato che sappia come procedere nella richiesta dei permessi per la realizzazione del lavoro.
Anche nel caso di presenza di portico abusivo, per fare una sanatoria, è necessario incaricare un tecnico che possa calcolare la sanzione e presentare un’istanza al Comune.
Il Comune ha poi 60 giorni di tempo per esprimere il suo parere: potrà decidere se accogliere favorevolmente la domanda oppure se negarla.